Dalla media di Verano verso il liceo… E oltre!

Dopo 10 lezioni, iniziate a metà novembre, si è concluso il 20 febbraio il Corso di Latino/Italiano più organizzato, come tutti gli anni, alla Scuola Secondaria

Quest’anno la partecipazione è stata tutta la femminile: 5 ragazze di terza classe (con l’intenzione di frequentare un liceo il prossimo anno) e 1 di seconda.

Gli obiettivi del corso sono stati raggiunti poiché le studentesse hanno fatto tesoro di quanto appreso man mano, in particolare:

    • hanno arricchito il loro vocabolario con nuove informazioni relative ai significati di parole conosciute (ad alta frequenza); 
    • hanno acquisito nuovi vocaboli che prima non conoscevano, , come pure di frasi proverbiali ed espressioni latine (non necessariamente di uso frequente);
    • sono state accompagnate nel ripasso  e nell’acquisizione di alcuni contenuti della grammatica italiana, in primis quelli relativi alla morfologia e all’analisi logica, talvolta anche all’analisi del periodo;
    • hanno capito il sistema delle declinazioni, delle desinenze latine, la procedura per tradurre semplici frasi dal latino;
  • hanno riflettuto sulla possibilità di frequentare una scuola superiore che prevede lo studio del latino.

 

Durante le lezioni ciascuna iscritta ha esercitato la sua capacità di ragionamento e di costruzione di relazioni grammaticali e logiche su più piani contemporaneamente (analisi grammaticale e analisi logica in latino e in italiano, analisi del periodo in italiano; casi della declinazione, funzione logica e struttura della frase; regole fisse e consuetudini di composizione).

L’acquisizione è risultata più sicura da parte delle ragazze che hanno manifestato costante diligenza nello studio delle numerose desinenze e delle specifiche regole grammaticali latine – apprendimento non certo facile – ma  tutte hanno compreso le regole e le informazioni basilari per poter accedere alla traduzione con ordine e sistematicità.

 

Qualche studentessa era arrivata alla prima lezione pensando di dover ripetere noiosamente la famosa successione ROSA, ROSAE, ROSAE, ROSAM, ROSA, ROSA, … cui qualcuno l’aveva preparata con un pizzico di tenera burla, invece tutte le sei attente alunne si sono rese conto che studiare latino permette di fare “voli” di senso e significato – a volte pure sorprendenti – nella storia della lingua e da lì nella civiltà e nella cultura italiana, europea, internazionale.


Tutte col progredire del corso hanno acquisito consapevolezza del fatto che il latino non è proprio una … “lingua morta”; al contrario il “latinorum” viene fatto risorgere continuamente nel parlare comune di tantissime lingue moderne (e non solo quelle di origine neolatina). Chi non conosce il significato di espressioni come TABULA RASA, CURRICULUM VITAE, IN EXTREMIS, DULCIS IN FUNDO, CARPE DIEM, VERBA VOLANT SCRIPTA MANENT, …?

Ricorrere all’interessante etimologia delle parole permette di percorrere interessanti “viaggi storici e linguistici” che portano fino a destinazioni davvero inaspettate … Provate a ricercare l’etimologia di parole così usate oggi come COMPUTER, MONITOR, VIRUS, FAN, AGENDA, VADEMECUM, … oppure quella dei giorni della settimana (LUNEDÌ, MARTEDÌ, MERCOLEDÌ, DOMENICA, …): il latino è proprio dietro l’angolo!

E che dire di chi arriva oggi a tradurre simpaticamente alcune canzoni in latino, come Alba chiara di Vasco Rossi (“Respiras lente ne rumorem facias, sopiris verperi et surgis in sole, es clara ut prima lux, es nitida ut aer, …”) oppure una nuova versione di Mare fuori, oppure chi fa recitare in latino in film che mostrano personaggi romani (cfr. frammento de La passione di Cristo, 2004 – regista Mel Gibson)?

 

Risulta pertanto chiaro il motivo per cui  questo il corso è di latino ma anche di “Italiano più”: si approfondiscono i legami storici e l’evoluzione della lingua nel tempo e nello spazio, esplicitando il fatto che il latino resta l’origine da cui è derivata gran parte del nostro parlare italiano e un ampio serbatoio cui attingere neologismi internazionali per le tante nuove creazioni ed invenzioni, ma la nostra bella lingua deve molto anche agli innumerevoli popoli con cui è venuta a contatto (le migrazioni offrono arricchimento) e con cui ha scambiato prestiti linguistici, tuttora ricevendone in abbondanza (WEEK END, STAR, TOILETTE, KAMIKAZE, GOLPe, SOUVENIR, CHANCE, …)

 

Le sei studentesse partecipanti al corso ne hanno dato un riscontro positivo attraverso la compilazione di un questionario di soddisfazione: a tutte è risultata chiara la complessità dello studio della lingua latina (la memorizzazione di desinenze e regole può essere realmente impegnativa, del resto … solo ciò che avvince e “fa sudare” … poi “paga”), ma hanno pure apprezzato il percorso seguito e lo spirito di scoperta che è stato in loro sollecitato.
Le ragazze hanno riferito 

    • di essersi iscritta 
  • Perché nella scuola superiore che frequenterò si studia Latino e volevo iniziare a capire di cosa si trattava 
  • Perché mi piace studiare le lingue straniere moderne e volevo provare anche con una lingua del passato e morta
  • Perché pensavo che potesse rappresentare un arricchimento della mia esperienza formativa scolastica in generale 
    • di essere stata molto soddisfatta per la frequenza per
  • il fatto di imparare cose nuove che magari mi potrebbero servire nel mio futuro
  • il fatto che il latino è più complicato di quanto credessi ma il corso mi è piaciuto perché ho capito le basi di questa lingua
  • il fatto di scoprire cose che non conoscevo e così ho potuto vedere cosa studierò l’anno prossimo
    • di consigliare ad altri l’iscrizione al corso
  • perché è un’esperienza formativa che può tornare utile in molti campi, e aiutare alla scelta delle scuole superiori
  • è un buon corso che ti fa capire di che cosa si tratta il Latino, se è difficile o no
  • soprattutto a chi dovrà studiare latino, anche per poter ripassare bene la grammatica italiana.
  • perché anche se è impegnativo (perché un giorno alla settimana si sta a scuola anche di pomeriggio), ne vale la pena

 

Il corso di Latino/Italiano più dunque ha un forte carattere 

  • orientante (chi lo sceglie vuole scoprire o verificare le proprie inclinazioni e predisposizioni, anche verso la scuola superiore cui intende iscriversi);
  • motivante (chi lo segue si mette in gioco coraggiosamente in un viaggio interessante);
  • stimolante (sprona a chiedersi “il perché” delle situazioni e a indagare alla ricerca di significato, come un abile detective o un audace esploratore).

Qualcuno afferma che questo corso dice molto della natura della nostra Scuola Secondaria ed io  sottolineerei che riesce anche a suscitare interesse e delle curiosità, a mio parere vero motore di ogni apprendimento della vita (strutturato o meno), in grado poi di generare passione.

Anna Colzani