Il tempo del dono

Nel tuo piccolo, fai del bene ovunque ti trovi: sono quei piccoli pezzi di bene che messi insieme travolgono il mondo (Desmond Tutu).
Come non condividere quest’affermazione, così limpida ed essenziale nella sua verità? Come non credere che ogni pensiero – e ancor più ogni azione – speso a vantaggio degli altri restituisca al donatore una pienezza d’animo che gratifica profondamente e lo rende meritevole degli apprezzamenti altrui?
Fin da piccoli ci viene ripetuto che “E’ più bello dare che ricevere”, ma forse solo poche volte si prova il delicato sapore di questa verità, in grado di riempire il cuore con tutta la sua forza.
Qualche tempo fa, un generoso papà di un’alunna della Scuola Secondaria ha espresso il desiderio di fare una donazione alla scuola, da concretizzare in un oggetto di utilità per gli studenti; qualche settimana fa, su suggerimento di un paio di docenti e del Dirigente, il genitore ha fatto pervenire a scuola 22 orologi da parete, alcuni dotati anche di data e termometro, da usare per tutte le aule e i laboratori del plesso Secondaria.
Non solo: nel pomeriggio di venerdì 14 aprile il dinamico papà – con l’ausilio di due insegnanti “vallette” – si è pure reso disponibile per appendere gli orologi con trapano e fischer, così che dal lunedì successivo i ragazzi della Secondaria trovassero la meravigliosa sorpresa appena entrati nelle classi.
La scelta della destinazione della donazione è ricaduta infatti sugli orologi da parete proprio pensando sia a qualche lavoro individualizzato svolto sulla misurazione del tempo, sia all’esigenza espressa talvolta dagli studenti di disporre nelle aule di un orologio: tutti, sia i ragazzi che il personale scolastico in generale, sono ormai abituati ad utilizzare il cellulare per “guardare l’ora” al di fuori della scuola, tuttavia risultano impossibilitati a farlo all’interno dell’edificio.

Ringraziamo pertanto sentitamente questo generoso papà che – con la gentilezza e la modestia proprie di un grande uomo che richiede l’anonimato nonostante il bene compiuto – ha dato il suo contributo per il buon funzionamento della Scuola Secondaria.
Molti filosofi, saggi e personaggi storici ci insegnano che “è proprio nel dare che riceviamo” e che “nell’altruismo si trova la chiave della felicità”: gli insegnanti e gli studenti della Secondaria ricevono con gratitudine e mandano un augurio di felicità all’anonimo benefattore per il suo sostegno spontaneo e silenzioso, dopo averne lasciato traccia anche nella sezione del sito “Grazie!”, dedicata a chi vuole bene alla scuola. 


Anna Colzani e Arianna Bittante